Nel capitolo precedente abbiamo parlato del Mix in battuta (Beat Mix) e abbiamo visto che nonostante richieda delle grandi abilità, è uno dei mixaggi più utilizzati al mondo. Ma questo tipo di mixaggio e adatto a brani che possiedono una struttura con battute regolari generalmente divisa in 4/4, come nel caso della musica House; Quando i brani che vogliamo mixare non possiedono queste caratteristiche il beatmix risulta inappropriato, in questi casi si può fare uso di altre tecniche di mixaggio.
Prendiamo in esame il caso in cui si deve lavorare con dei pezzi Hip-hop caratterizzati dal "ritmo spezzato". I più grandi DJ e Mc utilizzano una serie di tecniche di mixaggio molto complesse che fanno parte dell'arte "Turntablism", una tra queste è lo “scratching” o tecnica del graffio. Questa tecnica consiste nel generare dei suoni attraverso la manipolazione di un disco in vinile o eventualmente un simulatore come quello implementato negli odierni CDJ o nei software di mixaggio digitale. In pratica alterando la regolare rotazione del disco si possono modificare la tonalità e il tempo del brano in ascolto o generare dei suoni graffianti simili a strappi che attraverso movimenti veloci e repentini  si possono alternare a campioni o brani provenienti da altre fonti sonore, creando cosi infinite possibilità di mixaggio e di creazione. Il "reloop", il break, il "jumping", il "reverse" e altri sono tutti effetti che nascono grazie all'arte del "turntablism". Ma vediamo in cosa consiste lo "scratching".

Fase preliminare:

Supponiamo di avere un mixer con due canali A e B, in cui colleghiamo due giradischi per DJ.

Il mixaggio

Per eseguire questa tecnica, bisogna muovere il disco, messo sulla piastra collegata in A, con la mano, ripetutamente ,avanti e indietro, su un determinato punto di "taglio" (Cue); Contemporaneamente con l’altra mano bisogna spostare, seguendo un tempo, la levetta del crossfader dal canale A in B ripetutamente. Lo sfregamento della puntina del giradischi sul vinile genera un suono "graffiante" sempre diverso in base al punto di "cue" scelto, alla velocità di movimento su di esso e al movimento del crossfader. In base a queste variabili possiamo avere diverse tecniche:

  • Baby scratch: questa è la tecnica base, consiste nel scegliere un "campione" e muovere con velocità costante il disco avanti e indietro sul tratto scelto, cercando di riprodurre sempre lo stesso suono. In questa tecnica il crossfader è sempre aperto sul disco (Quindi è in A).
  • Open-close: Questa tecnica fa uso del Baby scratch ma con la variante che quando il disco va avanti il crossfader è in A, in modo da far udire il suono prodotto, quando il disco viene riportato indietro il crossfader va in B chiudendo il canale e tagliando quindi l'audio.
  • Trasformer: quando facciamo open-close possiamo lasciare che il disco torni avanti da solo, oppure, accompagnarlo con la mano in modo da modificarne il suono. In quest'ultimo caso eseguiremo la tecnica del transformer
  • Back spin: Questa tecnica è identica a quella dell'Open-close, con la differenza che il movimento sul crossfader è inverso; Sarà, quindi, chiuso quando il disco torna avanti e aperto quando lo riportiamo indietro.
  • Cutting: Questa tecnica viene eseguita con due dischi dello stesso brano collegati uno in A e uno in B. Consiste nell'alternare i beat prima di uno e poi dell'altro disco, quando il fader è in B il disco in A viene riportato al punto di partenza. Quando quest'ultimo viene lanciato, il fader passa da B ad A e B viene riportato al punto di taglio.




Concludo l'articolo dicendo che oggi la classica configurazione per turntablist professionisti si è modificata grazie all'avvento dello scratch digitale. Alla tradizionale combinazione di giradischi+mixer si è aggiunto un PC notebook su cui viene installato un simulatore virtuale, una scheda audio con protocollo Time-code e dei dischi speciali che permettono la sincronizzazione dei giradischi con il PC.

Ovviamente queste tecniche non si usano esclusivamente nel mondo Hip-hop anche se è da li che sono state maggiormente sviluppate ma possono essere utilizzate insieme alle altre tecniche in qualsiasi brano. Sarà il DJ a scegliere quale tecnica utilizzare per ogni occasione. Per il momento ci soffermiamo qui, se volete imparare a mixare potete seguire i Videocorsi per dj sul canale DJF CHANNEL
Grazie per l’attenzione!!

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