Ciao a tutti i nativi musicali, oggi parleremo di giradischi!!

Visto il crescente interesse nei confronti dei dischi in vinile è importante saper scegliere, riconoscere e acquistare il giradischi giusto. Impariamo a conoscere questo importante strumento di riproduzione e a distinguerne le tipologie

Il moderno giradischi è un pronipote del grammofono e il principio di funzionamento è identico: Un "ago" molto sensibile, percepisce le vibrazioni prodotte dai solchi incisi su un disco rotante e li trasmette ad un dispositivo che le amplifica; I solchi incisi sulla superficie del disco sono studiati per produrre un preciso suono. Mentre i primi grammofoni funzionavano con una molla caricata a manovella e avevano una tromba che amplificava il segnale, i giradischi moderni dispongono di un motore e trasformano il segnale acustico in segnale elettrico che viene inviato ad un'apposito amplificatore elettronico.
Nonostante la storia del giradischi ha più di 150 anni, ancora oggi il giradischi è un prodotto venduto e continuamente reinventato e migliorato. Soprattutto negli ultimi anni c'è stato una forte aumento delle vendite supportato anche dall'avvento dei "Digital Vinyl System", che permettono di collegare i giradischi ai software di mixaggio digitale. Ma esistono diverse tipologie di giradischi, molti sono destinati al Home Entertainment, altri (I più nuovi) sono ideati per la conversione dei brani da analogico a digitale e altri, invece, sono progettati per il  turntablism. Su quest'ultima categoria si concentrerà questo articolo, per scoprirne il funzionamento e le caratteristiche.

Principio di Funzionamento

Un Giradischi moderno è composto principalmente da un "piatto" girevole messo in movimento da un motore elettrico e da una testina sensibile ai solchi incisi sull'apposito disco. Tutti i giradischi si possono dividere in due tipologie:

  • Belt-Driven: Giradischi con trazione a cinghia; 
  • Direct Drive: Giradischi con trazione diretta. 

La principale differenza tra queste due tipologie risiede nel livello di “Torque” generato, ovvero la forza di rotazione che il giradischi riesce a generare sul piatto stesso. Nei giradischi "Belt-Driven" il patto viene fatto girare attraverso una cinghia collegata ad un motore; La forza generata,quindi, risulta essere molto inferiore rispetto alla forza generata dai "Direct Drive", il quale hanno dalla loro parte un piccolo motore che imprime rotazione al piatto "direttamente" tramite il perno centrale. Ovviamente il giradischi con una maggiore forza di trazione permette al Dj di far partire una traccia e farla arrivare alla sua velocità originale in un lasso di tempo minore. Inoltre, in caso il Dj abbia necessità di manipolare il vinile con le mani, una maggiore potenza del motore fa si che la traccia possa tornare di nuovo al suo "pitch" e velocità originale, in un minore lasso di tempo. Pensate ad esempio ad i “BackSpin”; quando il Dj fa girare il piatto all'indietro,  un giradischi con trazione a cinghia impiegherebbe un considerevole lasso di tempo a contrastare la rotazione inversa che il Dj imprime durante l'operazione. Per questo motivo i Dj da club e da scratching preferiscono giradischi a trazione diretta. Di solito un buon giradischi riesce a sviluppare una “starting torque” di 1.5 kgf x cm un valore più basso comporterebbe prestazioni abbastanza "lente". Tuttavia, anche i giradischi a cinghia hanno dei pregi; Questi, riescono a generare una velocità di rotazione più costante, diminuendo valori come il "wow e flutter" (che approfondiremo nei prossimi articoli) e riescono a ridurre il numero di vibrazioni trasmesse alla puntina grazie alla presenza dell’elastico interno. Per questo motivo i giradischi con trazione a cinghia vengono preferiti dagli audiofili. 
Vediamo adesso le caratteristiche che distinguono un giradischi "domestico" da uno per turntablism.

Braccio, testina e torre

Come abbiamo già detto oltre al motore che fa girare il "piatto" abbiamo anche una testina che ha lo scopo di leggere le tracce del disco (Sulla testina dedicheremo un articolo). Quest'ultima è collegata ad un braccio o braccetto che può essere di due tipi:

  • S-Shaped tonearm: Braccio ad "S"; 
  • Straight Tonearm: Braccio Dritto. 

Il primo viene considerato come quello che riesce a dare una maggiore qualità sonora con una minore usura per il disco in vinile. Un braccio dritto ha, invece, una maggiore stabilità e capacità di mantenere il solco del disco, diminuendo il rischio che salti la puntina ma usurando maggiormente il disco. Mentre la prima è consigliata per il Club djing la seconda è spesso scelta per lo scratching. Il braccetto è montato su una "torre" che gli fa da fulcro e su cui possiamo trovare una serie di regolazioni. Dalla parte opposta del braccio rispetto alla testina, è montato un contrappeso che consente il bilanciamento della "pressione" che la testina esercita sul disco. Ogni testina o "cartridge" è infatti creata con un peso diverso. Regolare il “pesetto” (Contrappeso) presente dietro al braccio vi permette di alzare una testina più pesante dal vinile, ottimizzando la frizione e riducendo l'usura, oppure di abbassare una puntina più leggera, ottenendo una maggiore resa sonora ed una minore possibilità di “salti” di solco. Nei migliori giradischi, la torre può anche essere regolata in altezza in modo da avere un'inclinazione prefetta in base allo spessore del Mat (Il tappetino posto sotto il disco) e del vinile stesso. La norma vuole che il braccetto sia parallelo al disco ma in base all'esigenza  puo' essere inclinato diversamente.

Antiskating


La rotazione di un vinile genera una forza centripeta che spinge la testina verso l’interno del disco, portando questa ad inclinarsi su un lato del solco. Questa forza crea dunque uno sbilanciamento del segnale tra il canale destro e il canale sinistro e si rischia di far slittare la testina (Per l'appunto skating). L’antiskating serve dunque a generare una forza opposta a quella centripeta, permettendo alla puntina di rimanere in linea e diminuendo il rischio di skating. Di solito per regolarla troviamo, nella torre, una piccola rotellina numerata.

Pitch Control

Un buon giradischi deve essere munito di un preciso Pitch control. Quest’ultimo deve riuscire a variare i Bpm  di una traccia in maniera costante e precisa. Alcuni giradischi danno l’opzione al Dj di poter scegliere il "Pitch Range" con cui lavorare (8%, 10%, 16%), anche se a mio avviso è poco importante visto che non avendo il giradischi una funzione "Master Tempo" che mantiene il tono invariato, difficilmente si presenterà la necessità di utilizzare un pitch range superiore all’8%, anche perché il suono risulterebbe distorto.

Piedi

Un giradischi professionale ha bisogno di ammortizzare le vibrazioni prodotte dalle casse di un sound system o da eventuali urti. Per questo motivo deve essere sorretto dai "piedini” o piedi che sono forniti di un sistema di cuscinetti, spesso a molla, che assorbono queste vibrazioni. Il piedi devono anche essere regolabili, in modo da calibrare il giradischi nel caso in cui viene messo su un piano leggermente inclinato, evitando che si alteri così la velocità di rotazione e diminuendo il rischio di skating.

Altri elementi

Un elemento importante è la Cuing Lamp, o lampada guarda solco che ci aiuta a vedere i solchi del disco in caso di scarsa luminosità. Molti giradischi hanno anche un pulsante Power frontale che da la possibilità di togliere o dare facilmente corrente al motore. Altro elemento fondamentale è il selettore di velocità che ci consente di girare i dischi a 33 o 45 (Anche sui tipi di dischi dedicheremo un'articolo). Alcuni dispongono , addirittura , di una funzione reverse che permette di far girare il disco al contrario.
Non possono, infine, mancare i tre cavi principali: Alimentazione, RCA (Audio) e massa; Possono essere collegati in maniera permanente al giradischi o essere estraibili.

Funzioni Opzionali

Con l’avanzare della tecnologia, molti giradischi vengono anche equipaggiati con funzioni aggiuntive. Alcuni esempi sono la presenza di una porta usb integrata o il quartz lock (per portare il pitch al valore originale, anche se il pitch fader non è tornato fisicamente a 0%). Altra funzione opzionale è la presenza di un secondo pulsante “Start/Stop” per poter utilizzare un giradischi "modalità battaglia” (Posizione verticale), utile per gli scratchers. Alcuni giradischi offrono anche altre features, come ad esempio un BPM counter integrato o dei piccoli display sui quali è possibile visualizzare il valore del pitch e altre informazioni.

Queste sono le caratteristiche principali di un giradischi per DJ nei prossimi articoli vedremo meglio le testine, parleremo dei Mat e di altri accessori utili e studieremo meglio il disco in vinile.
Ciao a tutti, commentate e Grazie per l'attenzione!!!!

2 commenti:

  1. Fantastici i giradischi moderni! Io non voglio fare il dj ma ne sognavo da tempo uno bello moderno e tecnologico, ho preso un Thorens TD 158 da Hi-fi Prestigea Genova, veramente bellissimo.

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  2. Nativi Musicali: Vinile-Mania: Com'È Fatto Un Giradischi Da Dj >>>>> Download Now

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