La Profana umiltà di Nativi Musicali, l'appuntamento del lunedì alla scoperta delle band Underground; questa sera vi propone la tenerezza.

La tenerezza che risveglia dal sonno, come il pianto di un bambino prodigio.
Pronto per il M'eraluna.

Eppure le metafora in questione non rispecchia pienamente l'opera della band di cui parleremo. Qui si parla di sangue, qui si respira il ghiaccio. E dunque torniamo a vestire i panni di uomini, e viviamo la distanza insieme ai grandi "Frozenbleed".


Siamo distanti.

Ma distanti da cosa? E vicini poi?

La riflessione che sovviene all'ascolto dell' omonimo album è proprio questa : siamo distanti. Ogni amore che viviamo, ogni amicizia, per quanto claustrofobica, per quanto acerba o pura, è un rapporto a distanza.

Noi esseri umani siamo universi. Universi dentro la quale,
la spirale delle nostre passioni rotea dentro una vicinanza, una stretta, che raramente si trova, se non durante il percorso dell'abbandono.

E quindi siamo distanti, ma distanti da noi stessi. Poichè per raggiungerci dobbiamo perdere tasselli, frammenti, e certezze. Che spesso o sempre ricerchiamo come un amara dipendenza altrove.

Lontano.

La vera tenerezza tuttavia è avere il coraggio,

coraggio di sanguinare

Perchè è dentro le ferite

che si trovano le serrature per accedere

a quell'epicentro immortale e unico

che siamo davvero.


Con Profana umiltà.


Buon Ascolto.







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