Ciao a tutti i NativiMusicali.
L'Hip-hop è da sempre considerato uno stile di vita, un modo di essere, una moda, insomma, una realtà urbana. Ma la sua storia è fortemente legata alla musica, linfa pulsante della cultura hip-hop; Il mezzo di comunicazione di massa maggiormente utilizzato per esprimere le emozioni, i sentimenti o per denunciare i fatti che accadono tra le comunità povere e disagiate dell'america.
Dopo aver cercato, negli articoli precedenti, di comprendere quali sono state le confluenze che hanno contribuito a creare generi musicali come l'House e l'EDM, oggi cominceremo il viaggio attraverso una dei generi musicali più influenti della storia contemporanea. Vedremo come questo genere è fortemente legato al mondo funky e del r'n'b in genere e come la cultura giamaicana ha influito sul suo sviluppo.

Un genere di strada

Hip-hop spesso (Ma non sempre) vuol dire RAP, questo perché sono due realtà che hanno origine da un bisogno di libera espressione delle comunità afroamericane; Un bisogno simile a quello che ha dato vita alla musica rock, reggae e blues. Verso la fine degli anni '60, infatti, nella popolazione afroamericana,  nasceva l'esigenza di esprimersi attraverso la musica ma con linguaggi nuovi e sempre più incisivi. La cultura "bianca" si era già appropriata degli strumenti espressivi "neri", rubando il jazz e il rock'n'roll. Nasceva, dunque, l'esigenza di avere uno strumento che desse nuova identità e senso di appartenenza agli afroamericani. Nascono, così, l'Hip-hop e il rap caratterizzati da nuove tecniche di manipolazione dei dischi e poesie di denuncia che venivano arrangiate su stesure ritmiche ostinate. Negli anni '80/'90, questa cultura subì una forte esposizione mediatica varcando i confini americani ed espandendosi in tutto il mondo. Il riflesso di questa realtà urbana generò un imponente fenomeno commerciale e sociale, in continua evoluzione, che influenzò il mondo della musica, della danza, dell'abbigliamento e persino del design.




RAP vs. Toasting

L'hip hop è un movimento culturale, nato nel 1973, grazie al lavoro di un Mc giamaicano, naturalizzato statunitense,  DJ Kool Herc (Clive Campbell). Egli coniò il termine Hip-hop per descrivere la sua musica e contestualmente all'opera di DJ Afrika Bambaataa, contribuì allo sviluppo e alla diffusione di questo genere.
Inizialmente il genere cominciò a prendere piede tra le strade del Bronx e poi in quelle di tutta America grazie al fenomeno conosciuto come "Block party". Si trattava di feste di strada, in cui i giovani afroamericani e latino-americani interagivano suonando, ballando e cantando a ritmo di musica. E' evidente come un forte contributo, allo sviluppo di questo fenomeno, fu dato dalla influenza della cultura giamaicana, che già negli anni '60 viveva una forte crescita delle "dancehalls", una sorta di feste di quartiere dove si ballava e cantava.
Clive Campbell nato a Kingston, Giamaica, durante la sua crescita, ha visto e sentito i "sound system" delle dancehalls, e i discorsi di accompagnamento dei loro "toaster" (L'equivalente degli Mc e DJ americani). Questi "parlatori" usavano parlare con la tecnica del toasting, che consiste in un flusso ininterrotto  di parole abbreviate, storpiate o pronunciate molto rapidamente, messe a tempo con dei riddim o beat, ovvero parti di brani musicali essenzialmente composte da percussioni.

Musica come denuncia

Quando Clive si trasferisce nel Bronx, a New York nel novembre 1967, porta con se queste esperienze che diverranno poi il punto di partenza per lo sviluppo della musica Rap e della cultura Hip-hop.
In quegli anni il Bronx subiva un forte cambiamento dell'assetto culturale e urbano. La creazione della "Cross Bronx Expressway" (Un'autostrada iniziata nel 1948 e finita nel 1972) ha provocato migliaia di sfollamenti nel Bronx e ha portato alla "fuga dei bianchi", a causa dell'abbassamento di valore delle proprietà, provocato dalla nascita dell'autostrada. Molti proprietari di immobili ricorsero all'incendio doloso, al fine di farsi risarcire dalle polizze assicurative, deturpando, così, l'aspetto del quartiere e contribuendo al suo declino culturale. A partire dal 1968, Una nuova ondata di gang giovanili, di strada, emerse e si diffuse con un'illegalità sempre crescente in numerose parti del Bronx.
Contestualmente ai Block party, il fenomeno "writing" contribuì a creare un'identità comune nei giovani afroamericani che vedevano la città sia come spazio di vita sia come spazio di espressione.
La povertà e la mancanza di istruzione, si fuse con un forte senso di appartenenza razziale dando vita ad uno modo di vestirsi tipico della cultura urbana del Bronx di quell'anni.

In questo contesto Clive Campbell, chiamato DJ Kool Herc dalla sua crew, cominciò a diffondere la moda del rhythm and poetry, il RAP. Creava dei riddim, utilizzando una tecnica di mixaggio detta break per manipolare dischi funky e r'n'b (Come quelli di James Brown regalatigli dal padre), isolando le parti percussive per eseguire i toasting sulla base.
Queste parti venivano mixate e alternate ad arie di carattere blues e campioni di tracce funky, reggae e r'n'b; Nasceva così la musica Hip-hop.

Una cultura che divenne un fenomeno mondiale

La musica, il tipico abbigliamento, un caratteristico modo di danzare e il fenomeno "writing", divennero i caratteri distintivi di un movimento che rappresentava un'intera popolazione "nera" newyorkese, poi l'intera comunità afroamericana e infine, negli anni 80'/'90/'00, un'intera generazione di giovani.

Per questo appuntamento abbiamo concluso, nel prossimo articolo capiremo il forte contributo di "Afrika Bambaataa", la nascita della "electro rap", della così detta Old school, l'avvento dell'era digitale e poi la diffusione mondiale di una cultura ché influenzo il contesto musicale di tutto il mondo!!

0 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Più popolari

Cerca per data

Cerca nel blog