Lo sguardo profano di "In To The Ground" oggi siede dinnanzi al silenzio.
Diventiamo uomini del silenzio insieme ad i " Colloquio " , immergendoci in atmosfere sognanti che ci raccontano una storia senza il lieto fine. O si? al giudizio personale l'ardua sentenza.

"credo sia stata una favola, a dipingermi l'anima : con colori che non avevo visto mai"

Non è forse la storia di noi tutti?. Ci avviciniamo all'amore con la prepotenza di dover disporre i suoi tasselli con la coerenza di un progetto industriale. Illusi forse proprio da una cultura dove l'amore, diventa speculazione, costrizione. Un concetto appreso esternamente che dentro le arterie impazza quando emotività e realtà esplodono dentro l' egoismo che noi tutti portiamo dentro.

"Uomo del silenzio" come uno stendardo di libertà, ci racconta della sublimazione di questo concetto. Scostando il velo di maya delle nostre illusioni. Le diversità emergono, e non combaciano come vuole il famoso detto sugli "opposti".

O è forse più profondo il messaggio dei Colloquio?
domande dentro l'anima che cercano risposta da tutta una vita.

La solitudine è una domanda?
La compagnia, l'amore, la condivisione ; una risposta?

"c'è chi vince c'è chi perde, forse non ho perso niente"

Magari alle volte inganniamo noi stessi più delle favole del nostro ieri.
proprio perchè la solitudine è un quesito,

alla quale da soli temiamo di dar risposta.

con Profana umiltà.

buon ascolto.







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