06:46
| Autore:
Unknown
Oggi la profanità di Into the Ground vuole strafare
Con mano umile, ci accingiamo a parlare di ben due gruppi che ci auguriamo accompagnino i vostri stati d'animo, sino ad elevarli, o infossarli per sempre, tra le catarsi della dualità.
Dualità proprio perchè i protagonisti dell'ormai noto appuntamento del lunedi di Nativi Musicali, sono due opposti che però mirano ad aprire le porte delle percezione (come disse qualcuno)
Iniziamo subito dividendo il nostro viaggio musicale tra giorno e notte.
E sulla strada della perdizione, gli olandesi "Gomer Pyle " ci guidano come sciamani dentro l'interrogativo della conoscenza più alta : sappiamo di essere vivi?, siamo spettatori, protagonisti, comparse?.
Ebbene lo stoner dell'album "Idiot Savants" con i suoi suoni tra l'inferno ed i fiumi d'oriente, annienterà per un ottimo lasso di tempo il grande interrogativo. Riportandoci all'era della pietra, colpendoci con tanta forza da far si che la ghiandola pineale dica alla nostra Kundalini di alzare le chiappe, e se non sarà l'illuminazione ad arrivare, se non altro, vi ritroverete a ballare come scimmie nei giardini dell'Eden.
"Idiot Savant" è un termine usato in psicologia per definire coloro i quali sono "idioti sapienti"; persone con gravi handicap comunicativi che tuttavia (alle volte a causa di traumi) riescono a manifestare capacità incredibili. Quasi non umane.
I siberiani chiamano questi soggetti : voluti da Dio. Nel Voodoo le persone con handicap vengono riconosciute come messaggeri dei VeVe (paragonabili ai nostri angeli)
L'imperativo della dualità ritorna.
Dove inizia la maledizione, e dove il miracolo?
Siamo davvero cosi saggi?
o la parola idiota oggi, nella modernità cibernetica del tutto alla portata di mano.
E' stata sostituita da una forma più sottile di conformismo
che si vanta di essere "SANO"?
all'esperienza di ognuno l'ardua sentenza.
Ed ecco che infine cala la notte, la beatitudine si dirada.
L'epoca dei sintezzatori è alle porte. Ma lo è da molto ormai
lo era sicuramente su Marte, dalla quale "Richard David James", il leggendario "Aphex Twin", importa le sue melodie più geniali
"Melodies From Mars" è il tempio dove il disturbatore, esige di essere disturbato. Dove mandiamo i nostri piccoli neuroni , al cinema dell'irrazionale, per adempiere ai nostri doveri coniugali con l'insanità che reprimiamo con troppa costanza.
Nella sua omelia elettronica, finiamo infatti in un labirinto cosi folle ed imprevedibile, cosi tetro e allo stesso tempo spensierato, cosi fantascientifico e con gran sorpresa malinconico.
Che la priorità non sarà più quella di trovare l'uscita, no, assolutamente mai più.
Cercheremo dentro il labirinto mostruoso e sublime, il nostro personalissimo minotauro a cui chiedere "ma non ti sembra Bach?"
E sarà bene che siate in grado di gestire la follia
poichè i labirinti hanno le gambe.
E si corre il rischio come in una seduta spiritica
se non si fa attenzione.
che si finisce per essere pedinati..
Con profana umiltà
Buon Ascolto
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