09:37
| Autore:
Unknown
Cari lettori e cari colleghi, bentornati su NativiMusicali.
In questo articolo vedremo come fare a esercitare la professione da DJ freelace ed essere in regola sia dal punto di vista fiscale che da quello dei diritti SIAE. Questo è un'argomento un po' ostico ma è importante comprenderlo per non rischiare di incorrere a multe salatissime. Ultimamente i controlli in italia a DJ e discoteche sono notevolmente aumentati, con bliz da parte di Guardia di Finanza e e agenti della SIAE. In'oltre gli ultimi accordi presi dalla SIAE con le associazioni per DJ mettono un po' di confusione nel settore, portando ad errori di valutazione, multe illecite e cause civili. Molti DJ che vogliono mettersi "in regola" mi domandano quali sono gli ultimi risvolti e qual'e la procedura corretta da seguire.
Innanzitutto, è importante capire che essere in regola con la SIAE non è sufficiente per essere in regola dal punto di vista fiscale. Un conto è, infatti, avere la licenza per l'utilizzo di materiale coperto da copyright, un conto è dichiarare al fisco una prestazione lavorativa retribuita.
"...chi suona supporti originali… non ha nessun obbligo con nessuno il versamento dei diritti: esecuzione, diffusione.. spettano solo al Gestore del Locale o dell’evento. se oggi si discute di diritto di copia è un altra cosa."
Quindi chi usa nel proprio lavoro supporti originali non deve ASSOLUTAMENTE versare niente a nessuno, l’unico suo “dovere” è quello di compilare correttamente il programma musicale rilasciato all'organizzatore responsabile. Inoltre, cito testualmente:
"….per quanto riguarda il suonare i file scaricati legalmente dai siti di download, nella memoria residente del PC..." "...si è in regola, basta non spostare i file su altri supporti esterni, questo non vale comunque per vinili o estratti da cd originali registrati sul tuo HD, questa nota non è ancora chiara a tutti anche perché nella Licenza SIAE non è specificata, ma alla prossima riunione delle associazioni con la SIAE verrà proposta e inserita."
"…il bollino SIAE non ha nulla a che vedere con i dj, il bollino serve per la vendita o distribuzione di supporti “fisici” che contengono musica con tutte le varie autorizzazioni, chi fa il dj è ha sottoscritto la licenza della SIAE copie lavoro, come pubblicato dalla gazzetta ufficiale..." "...è stata prevista l’esenzione del bollino SIAE solo se titolari della licenza” quindi il dj con il bollino non ha nulla a che vedere..."
"….L’equo compenso lo pagano tutti, il diritto di copia esiste in Italia ma quando la copia “sempre da originale” la si usa per l’esecuzione in pubblico, viene considerata illegale…molte sentenze ci danno ragione che il dj non fa lucro con la copia. il problema è che si deve modificare una legge, che non è stata fatta dalla SIAE ma è la legge sul diritto d’autore sancita dalla costituzione, ci stiamo lavorando, non sarà facile …non ci sono solo i diritti dell’autore, ma anche quelli connessi del produttore…un domani per chi usa i Video quelli di sincronizzazione."
Per leggere l'articolo completo cliccate qui.
Abbiamo quindi chiarito un aspetto molto articolato del lavoro da DJ; Che sia chiaro però che questo blog non è la gazzetta ufficiale dello stato, per approfondire, dunque, tutti gli aspetti consigliamo di informarsi nelle opportune sedi legali. Spero di essere stato chiaro e utile a molti, grazie per la vostra attenzione!
In questo articolo vedremo come fare a esercitare la professione da DJ freelace ed essere in regola sia dal punto di vista fiscale che da quello dei diritti SIAE. Questo è un'argomento un po' ostico ma è importante comprenderlo per non rischiare di incorrere a multe salatissime. Ultimamente i controlli in italia a DJ e discoteche sono notevolmente aumentati, con bliz da parte di Guardia di Finanza e e agenti della SIAE. In'oltre gli ultimi accordi presi dalla SIAE con le associazioni per DJ mettono un po' di confusione nel settore, portando ad errori di valutazione, multe illecite e cause civili. Molti DJ che vogliono mettersi "in regola" mi domandano quali sono gli ultimi risvolti e qual'e la procedura corretta da seguire.
Innanzitutto, è importante capire che essere in regola con la SIAE non è sufficiente per essere in regola dal punto di vista fiscale. Un conto è, infatti, avere la licenza per l'utilizzo di materiale coperto da copyright, un conto è dichiarare al fisco una prestazione lavorativa retribuita.
Fattura o ritenuta d'acconto?
Essere DJ freelance non vuol dire essere esonerati dal pagamento delle tasse; Per prima cosa dobbiamo cercare di capire quanti soldi guadagniamo annualmente, se la cifra è al disotto di 5.000€ (Compenso annuo Netto) ci possiamo limitare a dichiarare una prestazione occasionale con ritenuta d'acconto ogni qualvolta suoniamo. Il vantaggio è quello di poter lavorare in maniere indipendente senza avere una partita IVA che comporterebbe il pagamento di tasse e costi esorbitanti. Ma oltre al limite di 5.000€, questa soluzione presenta altri limiti: Il collaboratore occasionale non può superare 30 giorni di lavoro (anche non consecutivi) all'anno solare per ogni committente. Nel caso in cui si superano i 30 giorni di lavoro per committente, il contratto non può più essere considerato prestazione occasionale e viene quindi considerato come collaborazione a progetto, che è regolata da normative differenti. In'oltre, in occasione della dichiarazione dei redditi conviene dichiarare quanto guadagnato, perché se il guadagno della prestazione occasionale è l’unica fonte di guadagno percepita durante l’anno, verranno rimborsate le ritenute d’acconto. (Fonte "Giacomo Sandrelli"). Per tutti coloro che invece superano i 5.000€ di compenso annuo è obbligatoria l'apertura di una partita IVA in qualità di libero professionista o artista, con conseguente iscrizione all'IMPS e contributi annui da pagare a partire da circa 3.000€.La SIAE e la licenza per DJ
Regolarizzata la posizione dal punto di vista fiscale, non rimane che ottenere l'autorizzazione per utilizzare in pubblico la musica e il materiale tutelato dai diritti d'autore. In italia la società dedicata a tale scopo è la SIAE che ha, recentemente, firmato un'accordo con le maggiori associazioni per Disc Jokey. Quest'accordo consente, a partire da Settembre 2013, di ottenere una licenza per copie lavoro. Prima di questo accordo il DJ era tenuto a portare con se i supporti originali con bollino SIAE (CD o Vinili) o tenerli a casa ma presentarli il giorno successivo al controllo. Questa procedura diventa obsoleta, però, con l'arrivo degli MP3 e dei siti per il download legale di brani musicali (Come Beatport o iTunes). La nuova licenza permette di poter suonare con musica memorizzata su CD masterizzati o supporti digitali (Memorie, hard-disc, ecc..). Tuttavia, alcune voci e false informazioni hanno creato dubbi e confusione, per togliere ogni dubbio riporto un'estratto di un articolo pubblicato sul sito dell'associazione per DJ "A-DJ":"...chi suona supporti originali… non ha nessun obbligo con nessuno il versamento dei diritti: esecuzione, diffusione.. spettano solo al Gestore del Locale o dell’evento. se oggi si discute di diritto di copia è un altra cosa."
Quindi chi usa nel proprio lavoro supporti originali non deve ASSOLUTAMENTE versare niente a nessuno, l’unico suo “dovere” è quello di compilare correttamente il programma musicale rilasciato all'organizzatore responsabile. Inoltre, cito testualmente:
"….per quanto riguarda il suonare i file scaricati legalmente dai siti di download, nella memoria residente del PC..." "...si è in regola, basta non spostare i file su altri supporti esterni, questo non vale comunque per vinili o estratti da cd originali registrati sul tuo HD, questa nota non è ancora chiara a tutti anche perché nella Licenza SIAE non è specificata, ma alla prossima riunione delle associazioni con la SIAE verrà proposta e inserita."
"…il bollino SIAE non ha nulla a che vedere con i dj, il bollino serve per la vendita o distribuzione di supporti “fisici” che contengono musica con tutte le varie autorizzazioni, chi fa il dj è ha sottoscritto la licenza della SIAE copie lavoro, come pubblicato dalla gazzetta ufficiale..." "...è stata prevista l’esenzione del bollino SIAE solo se titolari della licenza” quindi il dj con il bollino non ha nulla a che vedere..."
"….L’equo compenso lo pagano tutti, il diritto di copia esiste in Italia ma quando la copia “sempre da originale” la si usa per l’esecuzione in pubblico, viene considerata illegale…molte sentenze ci danno ragione che il dj non fa lucro con la copia. il problema è che si deve modificare una legge, che non è stata fatta dalla SIAE ma è la legge sul diritto d’autore sancita dalla costituzione, ci stiamo lavorando, non sarà facile …non ci sono solo i diritti dell’autore, ma anche quelli connessi del produttore…un domani per chi usa i Video quelli di sincronizzazione."
Per leggere l'articolo completo cliccate qui.
Abbiamo quindi chiarito un aspetto molto articolato del lavoro da DJ; Che sia chiaro però che questo blog non è la gazzetta ufficiale dello stato, per approfondire, dunque, tutti gli aspetti consigliamo di informarsi nelle opportune sedi legali. Spero di essere stato chiaro e utile a molti, grazie per la vostra attenzione!
Etichette:Diritto,Djing,News,Organizzazione,SIAE
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Salve, nel titolo si fa riferimento anche a scf ma nell'articolo non vi è traccia.
RispondiEliminaPoi mancano riferimenti all'agibilità inps ex enapls (inps non imps ma immagino sia un semplice errore di battitura) indicando quando è di competenza del committente e quando del dj e relativi versamenti che esulano dalla gestione separata alla quale mi pare faccia riferimento.